La mattina seguente realizzai che forse la serata non si era conclusa bene, quando, aperti gli occhi, mi ritrovai in biancheria intima sotto il piumino, la mano gonfia e blu, e Charlotte vestita nel mio letto.
“Charly” dissi cercando di svegliarla dolcemente.
“Ehi, buongiorno Chris” mi disse con gli occhi appiccicati.
“A che ora abbiamo il volo?” chiesi con il sorriso.
“Meno male che questo lo ricordi!” disse ridendo.
“Dunque, vediamo, uhm.. partiamo alle 18:00 da Heathrow ed arriviamo alle 22:10 al JFK.” Mi rispose in un secondo tempo, cercando di mettere insieme le idee.
“Voglio fare colazione, e tu?” le chiesi.
“Magari, Jack ce la prepara!” esclamo`.
“Jack? Perche`?” domandai.
“Meglio che vai al piano di sotto, e guardi sul divano.”
“Cosa? Ma siete matti!”
Scesi le scale di corsa. Sul divano, sotto la mia copertina di pile beije, sbucava il ciuffo maldestro, biondo, dei capelli di Jack.
“Non ci posso credere!” esclamai.
Da sotto la coperta, una voce gutturale rispose: “Meglio che ci credi.”
“Jack, ma cosa ci fai qui?”
“Senti principessa, non potevamo lasciarti nelle condizioni di ieri sera, e poi era troppo tardi quando siamo arrivati qui, e quindi sono rimasto sul tuo, bellissimo divano.” Cosi` dicendo, sbuco` fuori dalla coperta.
Rimasi per un momento a guardarlo. Non pensavo di trovare davanti a me uno spettacolo cosi interessante.
Era vestito solo con il jeans leggermente aperto e morbido sui fianchi, petto nudo, scalzo e con il capello ribelle.
“Buon giorno, a proposito, sei riuscita a dormire un po`.” Mi venne incontro e mi diede un bacio sulla guancia.
Io ero ancora a bocca aperta.
“E, non sei niente male alla mattina. Anche se hai il trucco sfatto ed il capello morto, ti vedo proprio bene.”
Spostai lo sguardo dal suo pettorale scolpito da trentenne alla mia mise. Charlotte, in effetti, mi aveva spogliato per mettermi a letto. Sotto portavo solo un completino di rete leggerissimo, e per scendere mi ero infilata la camicia della sera prima, lasciata aperta senza accorgermene.
“Oh, scusa..” e mi chiusi la camicia.
“Non hai nulla da scusarti, anzi. Se mi prometti che ogni mattina sei cosi`, passo a farti il caffe!” E mi diede un secondo bacio sulla guancia.
Mentre Jack, si diresse in cucina, Charlotte scese le scale.
“Ciao Jack!” le disse.
“Ciao stellina, vado a fare il caffe`. Secondo te in questa cucina ipertecnologica trovo tutto?”
“Ma l’hai visto?” chiesi a Charlotte…
——
Dunque, Christine e Charlotte hanno il biglietto aereo per passare l’ultimo giorno dell’anno a New York, e Jack, il loro barman/amico preferito, ha dormito sul divano di Christine. Ma dov’e` Edward? Come mai Charlotte e Jack hanno dormito a casa di Christine…e perché Christine ha la mano gonfia e blu?
Le risposte, sono tutte nel secondo volume dell’Alternative Trilogy: Lussuria.
Intanto godetevi il primo volume Passione!
Christine