face to face…il primo bacio

«Mr Edward, la raggiunge in salone, prego.»

Armand mi fece strada e passammo sotto l’arco a sinistra. I colori dell’ingresso si ripetevano nella stanza. Al centro della parete, un camino modernissimo in vetro e acciaio, incorniciato da una struttura bianca antica. Di fronte, due divani, disposti ad angolo, in pelle bianca su un morbidissimo tappeto dalle tonalità diverse di grigio.

Da un lato, due finestre molto grandi in stile inglese con leggerissime tende in chiffon bianco e alcuni vasi scultorei in vetro nelle tonalità del blu. Dall’altro un bancone bar attrezzatissimo. Le luci erano diffuse da piccole applique agli angoli della stanza. Al centro, dal soffitto, scendeva un maestoso lampadario in vetro con luminosissime applicazioni Swarovski, regolato a bassa intensità.

A un tratto mi girai verso l’arco, mi sentivo osservata.
Edward, era lì, in piedi, con lo sguardo fisso su di me.

Aveva il viso stanco, le sottili rughe intorno agli occhi erano più segnate e aveva il viso leggermente più scavato dell’ultima volta. Sorrise lievemente.

«Mi piace come hai arredato casa.» gli dissi per venir fuori dall’impasse.

Mi venne incontro e si mise davanti a me. Il suo profumo, Oud di Acqua di Parma, con quelle note di legno, coriandolo, cuoio e agrumi, arrivarono subito alla mia memoria, come la prima volta che lo vidi.

«Non credo sia stato il tuo primo pensiero.» mi rispose guardandomi curioso.

«Be’, facciamo che sia stato il secondo.» dissi stringendo gli occhi.

«Sai, pare, e non solo, che tu non sia stata poi così brava come ti avevo chiesto. Quindi, scatta la famosa punizione.» E sorrise.

«Ma sai, pare, che io non ti conosca poi così tanto. E non solo questo.» Lo guardai e ripresi: «Edward, tu mi hai parlato due volte… per così dire, senza poi aver discusso molto. Quindi, non credo di avere legami particolari con te.» Mi spostai verso il centro del salone, visto come mi stava scrutando. «Inoltre ci sono anche dei vincoli per i quali, pare, tu non dovresti pretendere nulla da me. Sì, ok, sono dispiaciuta della tua situazione, ma io non c’entro nulla con tutto questo.» E mi fermai a indagare su ogni sua minima espressione facciale.

Edward fece un cenno di conferma con la testa. Si diresse al bancone del bar e mi chiese: «Posso offrirti qualcosa?»

«Sì, un whiskey, torbato magari.»
«Laphroaig Samaroli del 1998, va bene?»
«Ottimo, grazie.»
«Ok, allora ti faccio compagnia.» disse versando per due.

Mi raggiunse alla finestra, e mi diede il bicchiere. Gli sfiorai la mano e lui per un attimo rimase immobile.

L’aroma del bouquet muschiato e terroso, del whiskey, aprì il gusto al primo sorso, per, subito dopo, ascoltare la morbidezza della vaniglia. Mirto e bacca di ginepro per chiudere il cerchio con note affumicate.

«Direi che è proprio buono. Avevo voglia di un buon bicchiere, dopo il volo di ritorno e un po’ tutta la situazione.»

«Christine.»
«Edward.» ribattei.
«Sì è una buona bottiglia.» mi disse.
«Cosa ne dici se ora…» non mi lasciò finire la frase, che mi prese il braccio e mise la sua mano dietro la mia nuca, tra i miei capelli.

«Sì dico che è proprio ora.» rispose.

Si avvicinò e leggermente mi sfiorò le labbra con le sue, fino a poi baciarle e morderle. La sua lingua entrò di forza, ma con gentilezza, nella mia bocca, e io, in quel momento, non volevo altro che accarezzare la sua con la mia.

Tutti i brividi che avevo provato nei sogni non erano così intensi e così reali. Lo erano di più. E questo era solamente un bacio.

Informazioni su christinekeyck

Scrittrice, creativa, esploratrice di sentimenti ed amante della liberta` personale! Amo leggere, il cinema, il teatro e fare colazione da Tiffany! Mi piace ascoltare la musica a tutto volume in macchina, e recitare l'Amleto allo specchio. Non posso fare a meno di ballare sotto la pioggia, ascoltando Frank Sinatra. Writer, creative , explorer of feelings and lover of personal freedom ! I love reading , cinema , theater and have "Breakfast at Tiffany's" ! I like listening to loud music in the car, and reciting Hamlet in the mirror . Impossible for me not do dance in the rain , listening to Frank Sinatra.
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